Le attuali stime prevedono un numero di oltre 2 miliardi di anziani (il 21% della popolazione) entro il 2050; per quell’epoca ci saranno più ultra-sessantenni che ragazzi sotto i 16 anni e sarà la prima volta nella storia dell’umanità. I sistemi sanitari non sono pronti per popolazioni sempre più anzian infatti, secondo il rapporto OCSE sull’Ageing, il modello di assistenza sanitaria prevalente al giorno d’oggi, non ha tenuto conto delle variazioni epidemiologiche e delle reali necessità assistenziarie della popolazione. Ad oggi il principale obiettivo rimane quello di costruire nuovi ospedali, acquistare attrezzature innovative e costose, migliorare sempre più i servizi per gli acuti. L’invecchiamento della popolazione richiede invece un deciso cambio di direzione, che sposti il baricentro dalla cura di pochi episodi acuti, alla moltitudine delle necessità dei ‘cronici’.
A medici e care giver dovrebbero essere offerti training specifici, dati strumenti migliori per assistere queste persone ed inoltre dovrebbe essere semplificato il dialogo tra servizi sanitari e sociali.
Il business ha compreso, a latere delle istituzioni, questo dato di fatto e vari settori, ad esempio quelle delle ristrutturazioni, con l’adeguamento degli appartamenti alle necessità degli anziani, l’assistenza domiciliare ed i produttori di ausuli, vedono nuova luce.
Tener conto delle esigenze degli anziani, assicurando loro servizi adeguati, deve divenire una priorità.
Rapporto Ocse completo lo trovi qui.
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